Con sentenza n. 22 del 22 febbraio 2024 la Corte Costituzionale afferma che la tutela reintegratoria si applica ai casi di nullità del licenziamento previsti dalla legge anche se non “espressamente”.

E' stata dichiarata l'illegittimità costituzione dell’articolo 2, primo comma, del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23, limitatamente alla parola “espressamente”. Tale disposizione, quindi, è stata ritenuta illegittima nella parte in cui, nel riconoscere la tutela reintegratoria, nei casi di nullità, previsti dalla legge, del licenziamento di lavoratori assunti con contratti a tutele crescenti (quindi a partire dal 7 marzo 2015), l’ha limitata alle nullità sancite “espressamente”.
Il comunicato della Corte Costituzionale:

La sicurezza sul lavoro in Italia

La normativa sulla sicurezza sul lavoro in Italia rappresenta un pilastro fondamentale per la tutela dei lavoratori e la prevenzione degli incidenti sul luogo di lavoro. Nel corso degli anni, l'Italia ha introdotto leggi e regolamenti mirati a garantire condizioni di lavoro sicure e salutari per tutti i dipendenti, indipendentemente dal settore o dalla dimensione dell'azienda. 

Decreto del 14 novembre del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di precettazione

Il testo del Decreto del 14 novembre del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di precettazione in vista dello sciopero generale del 17 novembre, nonché la precedente Delibera dell’8 novembre della Commissione di garanzia dello sciopero nei servizi pubblici essenziali (Commissione Garanzia Sciopero). Entrambi i Documenti costituiscono atti di rilevante importanza giuridica poiché si collocano in un dibattito politico, sindacale, giuridico che in materia si è sviluppato in questi giorni su un tema cruciale quale l’esercizio del diritto di sciopero.

Argomentazioni giuridiche delle sentenze che riconoscono il salario minimo

Il diritto al salario minimo è un principio fondamentale nei sistemi giuridici di molte nazioni, poiché rappresenta una garanzia di dignità umana.

nota informativa-2023-num. 5-Il Salario minimo in Italia.pdf

Il Salario minimo in Italia: Una prospettiva sui diritti dei lavoratori

Il salario minimo rappresenta un tema centrale nel panorama del lavoro, in quanto influisce direttamente sul benessere dei lavoratori e sulla riduzione delle disuguaglianze sociali. 

nota informativa-2023-num. 4-Il Salario minimo in Italia.pdf

La riforma Cartabia nel contesto del diritto del lavoro: impatti e implicazioni

La Riforma Cartabia modifica significativamente il sistema giudiziario italiano. Questa riforma non ha riguardato solo l'ambito della giustizia civile e penale, ma ha avuto anche ripercussioni sul diritto del lavoro.

nota informativa-2023-num. 2-La riforma Cartabia.pdf

Il gratuito patrocinio: un'opportunità per l'accesso alla giustizia

Il gratuito patrocinio, noto anche come patrocinio a spese dello Stato, è un meccanismo che mira a garantire l'accesso alla giustizia per tutti, indipendentemente dalle proprie possibilità economiche.

nota informativa-2023-num. 2-Il Gratuito patrocinio.pdf

Il preavviso: un approfondimento legale e pratico

Il preavviso è un elemento fondamentale nelle relazioni tra lavoratore e datore di lavoro, poiché regola il termine di preavviso necessario da rispettare quando si intende porre fine al rapporto di lavoro.

nota informativa-2023-num. 1-Il preavviso.pdf

Proroga dell'obbligo vaccinale per gli insegnanti

Il 24 marzo 2022 è stato emanato il decreto-legge n. 24, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ed entrato in vigore il 25 marzo, recante “Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell'epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza”.
nota informativa-2022-num. 4-obbligo vaccinale insegnanti.pdf

Obblighi vaccinali e categorie

Dall’inizio dell’emergenza sanitaria nel 2020 si sono susseguiti diversi decreti e leggi per contenere e contrastare la diffusione dell’epidemia da COVID-19.
nota informativa-2022-num. 3-obblighi e categorie.pdf

Covid 19, il lavoratore sospeso perché  non munito di "supergreenpass" ha diritto alla metà  dello stipendio

Nel tentativo di arginare i contagi della pandemia da Covid-19 sono state introdotte nell’interesse della salute collettiva numerose limitazioni individuali, tra cui anche la sospensione dal lavoro per quei lavoratori che non rispettano l’obbligo vaccinale.
nota informativa-2022-num. 2-iT.A.R. Lazio .pdf

Gli operatori sanitari contagiati da Covid-19 e il risarcimento dei danni

Quali sono le forme di tutele in favore degli operatori sanitari contagiati dal Covid-19 e quali sono le conseguenze in termini di risarcimento del danno del datore di lavoro previsti dall’ordinamento giuridico? 

nota informativa-2022-num. 1- risarcimento del danno in favore degli operatori sanitari.pdf

Il rifiuto a rendere la prestazione da parte del lavoratore

Recentemente il Tribunale di Arezzo è stato chiamato a giudicare la legittimità di un licenziamento ai danni di un commesso addetto al reparto cassa di una catena di supermercati, il quale aveva rifiutato di servire un cliente sprovvisto di mascherina.
nota informativa-2021-num. 4-rifiuto prestazione del lavoratore.pdf

L'obbligo di vaccinazione del sanitario e il D.L. 44/2021

Dopo mesi di dibattiti sulla necessità di vaccinare obbligatoriamente gli operatori sanitari,
il Governo ha emesso il Decreto-Legge n. 44 dell'1 aprile 2021. Si tratta di uno strumento temporaneo in vigore fino al 31 dicembre 2021, che introduce un obbligo circoscritto e a breve scadenza...
nota informativa-2021-num. 3-Il rapporto di fiducia sanitario def.pdf

Il rapporto di fiducia sanitario

Di fronte alla pandemia da Covid-19 che, improvvisamente, ha scatenato un’emergenza globale, la sola arma di difesa durante le fasi iniziali del contagio è stata, come spesso accade, riporre la propria fiducia nel personale sanitario, chiamato eroicamente a scendere in prima linea contro «il nemico invisibile». Ad oggi, diversi vaccini vengono prodotti su scala mondiale e si sta procedendo gradualmente verso l’agognata «immunità di gregge» che getta un barlume di speranza per un auspicabile ritorno alla normalità. Eppure, diverse sono le voci che si oppongono al vaccino, considerato insicuro, prematuro, rischioso. Voci che, addirittura, giungono dal mondo scientifico, dagli operatori sanitari stessi. Ma quali sono le conseguenze del rifiuto di vaccinarsi da parte del personale sanitario sul rapporto di lavoro?
nota informativa-2021-num. 2-Il rapporto di fiducia sanitario def.pdf

Il lavoratore ha l'obbligo di vaccinarsi?

Se il 2020 è stato soprannominato come «annus horribilis» a seguito dell’onda pandemica, il 2021 potrebbe essere l’anno della svolta grazie alla contromisura vaccinale che, seppur con difficoltà e rallentamenti, viene somministrata quotidianamente ai cittadini. Al momento la somministrazione di vaccini contro il «nuovo Coronavirus» rimane un atto di libero arbitrio, nella speranza che quante più persone  possibili decidano di tutelare sé stesse e gli altri. Ci si domanda quindi se in tale contesto il datore di lavoro possa supplire al legislatore imponendo ai propri lavoratori il vaccino al fine di proteggere l’integrità e la salute del luogo di lavoro e se un lavoratore che si rifiuti di sottoporsi al trattamento sanitario possa essere licenziato.
nota informativa-2021-num. 1- obbligo vaccino del lavoratore def.pdf

Contagio Covid e responsabilità del datore di lavoro

Come noto, il DPCM 26 aprile 2020 ha previsto la sospensione dell’attività per le imprese che non rispettano i protocolli di sicurezza anti Covid-19, la cui osservanza risulta essenziale anche per ridurre la responsabilità delle imprese e dei loro amministratori...

nota informativa-2020-num. 8-Contagio Covid e responsabilità.pdf

Diritto al lavoro agile

La normativa di contenimento che si è succeduta dall’inizio dell’emergenza sanitaria, ha posto l’attenzione dei lavoratori e delle aziende sulle modalità di svolgimento del lavoro a distanza ed in particolare sul lavoro agile...

nota informativa-2020-num. 7-art. 90 dl. rilancioDIRITTO AL LAVORO AGILE.pdf

La riorganizzazione del lavoro: LAVORO AGILE o TELELAVORO?

Al fine di fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, una delle misure adottate dal Governo in campo lavorativo è stata quella di agevolare l’utilizzo dello smart working; la cui possibilità di continuare a svolgere l’attività lavorativa a distanza ha rappresentato una risposta valida al contenimento delle ripercussioni economiche che l’emergenza sanitaria ha causato...

nota informativa-2020-num. 6-lavoro agile o telelavoro.pdf

La riorganizzazione del lavoro: IL LAVORO AGILE

Nell’ottica di un’analisi sistematica dei modi in cui l’emergenza COVID19 ha influenzato e cambiato le modalità di esecuzione delle prestazioni lavorative, dopo la nota informativa n. 4 nella quale si è trattato del telelavoro, passiamo ora all’analisi di una ulteriore tipologia di lavoro flessibile: il lavoro agile.
nota informativa-2020-num. 5-il lavoro agile.pdf

La riorganizzazione del lavoro: IL TELELAVORO

Il telelavoro in Italia, finora, è stato poco utilizzato, ma l'emergenza Coronavirus sta facendo conoscere a molte nuove imprese e relativi dipendenti i vantaggi di questa pratica, destinata a rivoluzionare in meglio il futuro. Il telelavoro è una pratica niente affatto nuova, ma che in Italia stenta a decollare, per quanto sia anche da noi in forte crescita: essa consiste nella possibilità per il dipendente di lavorare da casa, senza recarsi in azienda, gestendo il lavoro da remoto, vale a dire tramite PC, portatile, smartphone, tablet, etc. A dirla tutta, oggi si parla più che altro di “smart working”, letteralmente “lavoro furbo o scaltro”, in quanto non è nemmeno detto che il dipendente debba restare a casa, potendo benissimo lavorare da qualsiasi altra postazione che gli risulti comoda e compatibile con l’attività svolta.

nota informativa-2020-num. 4-telelavoro.pdf

Il divieto di licenziamento al tempo del Covid-19

Nella corrente situazione emergenziale, il Governo con il D.L. n 18/2020, il c.d. “Cura Italia”, ha introdotto misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese. Al fine di tutelare la stabilità dei rapporti di  lavoro fortemente gravati da tale situazione, il decreto prevede all’art. 46 un divieto temporaneo di effettuare licenziamenti di tipo economico dal 17 marzo 2020 al 15 maggio 2020.

nota informativa-2020-num. 3-IL DIVIETO DI LICENZIMENTI INDIVIDUALI AL TEMPO DEL COVID def.pdf

Decreto cura Italia: misure a sostegno del lavoro

Il D.L. 17 marzo 2020, n. 18 (c.d. “decreto Cura Italia”), reca anche molteplici misure a sostegno del lavoro (artt.19-48), di cui la presente nota propone una sintesi limitata ai lavoratori del settore privato. L’efficacia delle misure è condizionata da procedure snellite ma che richiedono ancora la consultazione dei sindacati, l’intervento delle Regioni e le istruzioni dell’Inps in relazione agli ammortizzatori sociali e dall’assenza di automatismi per le misure di sostegno, generalmente con fondi limitati e in attesa di regole operative.

nota informativa-2020-num. 2-Decreto cura italia.pdf

Il lavoro al tempo del covid-19: sospensione del lavoro, assenze e retribuzione, ecco cosa prevede la legge

Il lavoro al tempo del Covid-19: sospensione del lavoro, assenze e retribuzione, ecco cosa prevede la legge

nota informativa-2020-num. 1- rapporti di lavoro e le imprese al tempo del covid-19.pdf

Tipologie contrattuali

Il cosiddetto “Codice dei Contratti di lavoro” introdotto dal D.Lgs. n. 81/2015 ha inciso su molte tipologie contrattuali.

nota informativa-2015-num. 4-Jobs Act -TIPOLOGIE CONTRATTUALI.pdf

La fine dei contratti a progetto

Il Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81 introduce la nuova disciplina organica dei contratti di lavoro. Una delle principali e attese novità è rappresentata dall’abrogazione del contratto a progetto.

nota informativa-2015-num. 3-Jobs Act - PROGETTO.pdf

Le tutele crescenti

Il decreto sul contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti è il primo provvedimento attuativo della delega contenuta nella legge 10 dicembre 2014, n. 183 (cd. Jobs Act). Presupposto di tale riforma è che la stabilità non è solo un interesse del lavoratore, ma anche dell’impresa, che decide di investire sulle proprie maestranze, considerandole non mero elemento di costo, ma fattore decisivo per la competitività. Riassumiamo dunque i contenuti del D. Lgs. del 04 marzo 2015 n. 23, in attuazione della Legge 10 dicembre 2014, n. 183

nota informativa-2015-num. 2-tutele crescenti - con tabelle.pdf

Controlli a distanza

Il 4 settembre 2015 il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva gli ultimi decreti legislativi che portano a compimento il lungo e complesso processo di attuazione del Jobs Act.

nota informativa-2015-num. 1-Jobs Act - CONTROLLO A DISTANZA.pdf